Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Chiesa rupestre di San Michele Arcangelo

Edificio di culto - Chiesa

Chiesa rupestre di San Michele Arcangelo


Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Descrizione

title

(ricerche storiche a cura del Dott. Angelo Schiavone)


La piccola chiesa rupestre consacrata a San Michele Arcangelo, ad Acerenza, è riconducibile al culto di San Michele di Monte Sant’Angelo nel Gargano. Il culto, nella chiesetta, è vivo a partire dagli anni ’50 del ‘900 ed ogni 8 maggio si praticano, nelle vicinanze, picnic all’aperto in onore del Santo. Come accade in diverse cappelle dedicate a San Michele Arcangelo, anche questo sito di dedizione è localizzato in un ambiente molto naturale, in un contesto rupestre, a testimonianza di un probabile culto più antico che individua nella figura dell’Arcangelo un legame con le divinità di un Pantheon silvestre il cui culto veniva praticato al fine di proteggere messi e animali dall’inverno, dalle malattie e da tutte le condizioni avverse che potessero accadere durante l’anno. Il culto in grotta ad Acerenza fu probabilmente introdotto dai Longobardi che avevano eletto San Michele protettore nazionale.

 

 

 

 

 

 


Nella grotta è ancora conservata una statua lignea raffigurante il santo, opera dell’artigiano acheruntino Angelo Maria Marmo detto Furnaciar.Probabilmente, come si diceva in precedenza, anche ad Acerenza, come in tutte le chiese rupestri dedicate all’Arcangelo, davanti alla grotta si praticavano riti mutuati dalla tradizione pagana. Tra questi il più noto era quello dell’incubatio. Il fedele si addormentava davanti alla grotta, dopo un giorno di digiuno, sdraiato sulla pelle di un montone dal vello nero sacrificato per l’occasione. Durante il sonno sarebbe dovuto apparire l’Arcangelo per dispensare i consigli o la guarigione accogliendo la preghiera del fedele. La guarigione avveniva di solito per immersione nell’acqua -i santuari Micaelici erano solitamente provvisti di vasca per le abluzioni o erano situati in prossimità di fonti-.

 

 

 

 

 

L’uso rituale dell’acqua fu, infatti, mantenuto nel mondo cristiano legittimato da un passo del Vangelo di Giovanni, dove l’Angelo, la vasca e l’acqua diventano protagonisti del miracolo della guarigione: «Vi è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina,chiamata in ebraico Betzata, con cinque portici sotto i quali giaceva un gran numero d’infermi, ciechi, zoppi e paralitici. [Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l’acqua;il primo ad entrarvi dopo l’agitazione dell’acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto]» (Estratto dal Vangelo di Giovanni, 5,2,3,4).

 

 

Luoghi collegati

Nessun dato da visualizzare

Galleria di immagini

Galleria di video

Servizi offerti

Nessun dato da visualizzare

Servizi esterni

Modalità di accesso

title

Entra in E847

5,4 km

Prendi l'uscita verso Vaglio B./Tolve/Cancellara

270 m

Continua su Via delle Mattine/SS7

2,3 km

Svolta tutto a sinistra (indicazioni per Cancellara/Acerenza)

11,7 km

Continua su SC Biscione

3,8 km

Continua su Strada Provinciale 10 Venosina/SP10

2,1 km

Svolta a destra e prendi Strada Provinciale 6 Appula/SP6

Georeferenziazione

Indirizzo: Acerenza, Potenza, Basilicata, 85011, Italia

Quartiere:

Circoscrizione:

CAP: 85011

Orario per il pubblico

Contatti

Telefono: +39 0971 741 129

Struttura responsabile

Nessun risultato

Ulteriori informazioni

Identificativo:

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri
Wemapp PA bot
close
  • smart_toy

    Ciao 👋
    Come posso esserti utile?

send